La sorgente

Le acque termali del “bagn da tof” di Alloch, a Sèn Jan di Fassa, sono note fin dall’antichità e costituiscono l’unica sorgente solforosa del Trentino. Già alla fine del XV secolo (1493) il Principe Vescovo di Trento Odorico Trundsberg, in soggiorno montano a Cavalese, si curava con le acque minerali della sorgente “Alloch”, termine usato per indicare il “Luogo di cura delle divinità minori” La “casa del bagno di Fassa”, che apparteneva al principato vescovile di Bressanone, verso la metà del XVI secolo venne affittata a Battista de Zulian e, per lunghi anni, fu frequentata ed utilizzata a scopi terapeutici. Nel 1777 la struttura, per effetto dell’azione erosiva del torrente Avisio, subì la completa distruzione. Riconosciuti gli effetti terapeutici dell’acqua dagli illustri medici di allora, lo stabilimento termale venne ricostruito e fu intensamente frequentato fino agli anni ’30 del novecento,

quando un furioso incendio lo distrusse. All’inizio degli anni ’70 la famiglia Zulian iniziò i lavori di ricerca dell’antica sorgente Alloch. Furono eseguite molte indagini ed analisi ed i risultati diedero ragione a chi, in passato, aveva attribuito grandi doti terapeutiche all’acqua di Alloch. La sorgente sgorga a 1320m s.l.m. dalle rocce sedimentarie del gruppo dei Monzoni, con portata costante, temperatura di 9,5 °C e composizione solfato-calcico-magnesiaca-fluorata-solfureo. L’equilibrio bilanciato di minerali termali, rende l’acqua di Alloch unica ed i suoi benefici terapeutici sono oggetto di studi scentifici che ne attestano l’efficacia nella cura di diverse patologie. Nel luglio 2003 è stato inaugurato il Centro termale Terme Dolomia, convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale per la cura idropinica, l’aerosolterapia e la fangoterapia.

Analisi e proprietà terapeutiche